Lo straniero di Albert Camus

Quendo frequentavo il terz'anno dell'Istituto Agrario di Pescia, ebbi la fortuna di avere un insegnante di religione che non esito a definire meraviglioos.
Non era un religioso, e durante tutto l'anno non ci parlo' mai di fede o di chiesa, mai ci lesse il vangelo o altri testi sacri, ma ci fece ragionare come nessun altro professore aveva mai fatto prima e , purtroppo, mai piu' nessuno fece poi.
Ogni volta riusciva a coinvolgerci in discussioni che ci portavano a conoscere meglio noi stessi e le cose della vita che ci circondava.
Ricordo di aver parlato con lui delle cose piu' disparate: dall'invasione dell'Afganisthan da parte dell'URSS, alla gelosia verso la propria ragazza, dalla rivoluzione in Nicaragua all'importanza di gesti come stringere la mano o abbracciare.
Una volta porto' in classe lo Straniero di Albert Camus e dopo avercelo brevemente sintetizzato ce ne lesse qualche passo.
Ne rimasi affascinato al punto che ne comprai subito una copia e lo lessi in pochi giorni.
da allora mi e' capitato ancora di leggerlo altre volte e continuo a ritenerlo un capolavoro, pur dandone ogni volta interpretazioni differenti a seconda dell'umore in cui mi trovo al momento.
qualcuno di voi l'ha letto? che ne pensate?