FENDER CUSTOM SHOP... qualità?!

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linux1982
00sabato 15 novembre 2008 11:42
Ciao ragazzi, volevovo accendere una discussione su un lato fender dscusso in vari casi, ma in questo caso provo a dire la mia basata sulla mia piccola esperienza.

Da tempo sogno di comprare una Fender custom shop, magari una Time Machine NOS, ma ogni volta che mi avvicino all'acquisto c'è qualcosa che mi blocca e mi fa pensare che queste chitarre non siano veramente di alta qualità come dichiarato dagli esperti del custom shop.

Certo, hanno tanti pregi, rispetto ad una Fender standard, ma alla fine, mi sa che è la identica costruzione di una standard usando solo migliori materiali. Mi spiego meglio, in genere noi apprezziamo una chitarra rifinita alla nitro (che interagisce bene facendo vibrare e risonare il legno in modo naturale), un manico acero selezionato (hard rock, quello veramente resistente americano), un corpo frassino o alder a 2 pezzi (l'alder non è comunemente ontano), nut in osso, ponte con metallo doc (non le cagatine fuse con piombo) ecc... Insomma ci vogliamo effettivamente avvicinare al lavoro che faceva in passato il caro Leo Fender.

Ma al custom shop non è veramente così in quanto secondo me:

1) La costruzione non è interamente manuale ma si usano comunque macchinari che fanno il 70% del lavoro e producono in serie.
2) Anche una masterbuilder (tipo una john cruz) è stata costruita da cruz, ma sempre con l'uso dei macchinari (salvo qualche eccezzione).
3)I pick up avevano sempre una lavorazione manuale, (esempio li avvolgeva la famosa Ybarra), oggi vengono avvolti in modo diverso e in materiale diverso dalle macchine, si avvicinano agli originali, ma non sono gli originali!
4) La nitro è diversa da quella originale.

I primi anni del custom shop, li veramente lavoravano manualmente, impiegando le reali tecniche del passato componendo la chitarra manualmente e scegliendo i legni acquistati molto scrupolosamente, da lotti non organizzati. Oggi, la stagionatura viene fatta artificialmente da un forno, invece prima il legno era legno canadese stagionato in modo naturale.

Da poco ho conosciuto un ex masterbuilder Fender, Vince Cunetto che proprio per questo motivo si è distaccato dalla fender e proprio quest'anno ha ingrandito la produzione di chitarre fender (ovviamente non marchiate fender), marchiate Vinetto. Queste sono veramente CHITARRE come Leo Fender avrebbe voluto produrre, basta solo andare a vedere le componenti di questi gioielli che hanno qualche piccola miglioria rispetto una reale vintage (es. radius 9.5 e non 7.25).

Quindi pagare una Time machine prodotta in serie, commercialmente varrebbe come una Vinetto?

A voi le vostre opinioni!!!

Lino Pelle
seglar
00sabato 15 novembre 2008 20:35
Guarda, tutto questo discorso mi sa tanto di messaggio pubblicitario a favore di Vince Cunetto.
Chiaro che qualche passaggio è fatto a macchina, oppure credi che Vince rosicchi con i denti un tronco d'albero per modellarci una Stratocaster?
E poi scusa, secondo te, rifinire grezzamente un body o un neck a macchina, non sarà un lavoro più preciso che non piallarlo a mano?
Che poi, tutte le mecchaniche che userà le stamperà prsonalmente nella sua acciaieria personale in cantina? oppure credi che le prenda dallo stesso fornitore che usa anche Mamma Fender pagandole 100.000 volte di meno di quanto non costi farsele fare appositamente?
Potremmo anche essere d'accordo che la qualità non è quella pre CBS, che poi ci sono anche pre CBS che suonano da culo, ma bisogna tenere presente che ci sono molte cose che sono cambiate anche in ambiente lavorativo, certe sostanze addizionali che sono state sostituite perchè tossiche o perchè attualmente ve ne sono di effettivamente migliori, fatto sta che le Custom Shop sono attualmente le uniche chitarre che in alta percentuale si possano definire vere Fender, ma purtroppo costicchiano e talvolta ci si accontenta della produzione Standard o ci si fa false illusioni su prodotti alternativi.
Il discorso è paragonabile vagamente alle auto, chiaro che una volta si usavano materie prime e che oggi le macchine si rompono solo a guardarle, ma quanto corrono di più adesso e di quanto si sono ridotti i consumi rispetto ad anni fa? Il mondo è in continua evoluzione e ricostruire una FIAT come 50'anni fa non avrebbe assolutamnte senso.
Volevo poi farti riflettere su di una cosa, che differenza passa tra una padella piena d'acqua che la si fa evaporare all'aria aperta ed una dove l'acqua evapora perchè riscaldata, alla fine il risultato dev'essere quello di avere una padella asciutta, stesso discorso vale per il legno, anzi, con i forni si ha una evaporazione più controllata.
Insomma, Sembra che questo Vince prometta chitarre che costano in manodopera 50.000 euro ma vendute a 2.000, oppure che se ne sia andato dalla Fender e che adesso parli male del marchio per crearsi del mercato e dei guadagni?
linux1982
00domenica 16 novembre 2008 10:08
Allora...

Assolutamente non è un messaggio publicitario a favore di Cunetto (Anche perché non potrei spendere 3000 euro per una chitarra fatta in modo moderno e non con i denti come dici tu con ponte Callaham e radius compound)!

Io dico solo che il Custom Shop di Jhon Page era diverso da quello attuale (dal 98 in poi)!

Dal 87 al 98 Page (responsabile custom shop) trattave tutte le chitarre in modo più accurato, non tralasciando nessuna a livello costruttivo e di materiali ed è tutto provato da testimonianze e documentazioni (le famose four number series). Cmq lasciando stare padelle, pentole e via dicendo (non mi voglio appigliare a cose tecniche che sono state cmq dichiarate da esperti di vintage e chitarristi e liutai famosissimi) una strato NOS 60 prodotta fino al 98 (fine 97 tranne alcune che sono datate 98 ma sono in realtà prodotte nel 97 e commercializzate nel 98) è davvero diversa da una NOS di oggi sotto ogni punto di vista, io le ho provate e ho davvero sentito la diffrenza molto evidente. La scelta dei legni, la finitura, i PU che erano fatti appositamente per uno specifico modello (e non adattati a più modelli in serie).

Insomma con Page il Custom Shop era davvero curato, oggi come tante altre cose, si è anche esso commercializzato stando attenti ai costi di produzione e quindi selezionando i materiali in modo diverso... è praticamente diventata un'azienda commerciale. Sicuramente non dico che ora fanno cagate di chitarre, sono sempre buone chitarre ma non fatte più al massimo delle risorse come faceva fare Jhon Page.

Il progresso? Si c'è stato, ma per Fender Musical Corporation! Infatti la Fender guadagna di più perchè spende di meno dal 99 in poi!!! Se questo me lo chiami progresso...!?!?

Ripeto sono sempre buone chitarre, ma non eccellenti come prima!

E' successa praticamente come alla fender con i vari passaggi pre CBS CBS. Secondo me possiamo dire che anche al custom shop c'è l'era "Jhon Page" e l'era "Post Jhon Page" dove sono cambiate diverse cose. (Nel 99 sono nate le varie Time Machine).

PS Vince Cunetto nell'era di page collaborava con la Fender Custom Shop reliccando solo le chitarre prodotte sempre dal custom shop di Page.
Gabriele'91
00domenica 16 novembre 2008 16:41
Qualità...?
Ciao, sicuramente le fender del custom shop sono chitarre costruite con materiali selezionati, il prezzo sale rispetto ad una standard fatta con materiali meno 'ricercati', però il prezzo di 2500/3000 euro secondo me non è giustificato da questo, ma anche e soprattutto dal nome fender sulla paletta (se guardi esistono delle chitarre marchiate nash, magari le hai anche già sentite, costruite dal signor bill nash che promette di replicare le blasonate fender anni '50 e '60 con tanto di relicatura, che costano sui 1500 euro).
Comunque, il discorso prezzo lasciamolo a parte, e concentriamoci sulla qualità [SM=g27828] : dunque, la qualità, come dicevo, è senz'altro ottima per materiali impiegati, tutti pregiati, magari selezionati e comunque studiati per determinate specifiche timbriche (ontano invece che frassino e via dicendo, ad esempio) per replicare le parenti di 40 o 50 anni fa (limitiamoci alla time machine series, che è quella a cui sei interessato, anche perchè per le altre questo discorso non potrebbe valere).
Le differenze tra originali e repliche sono comunque da ricercarsi anche in questi 40 o 50 anni di differenza:stagionatura dei legni e loro assestamento dovuto al fatto che abbiano assorbito vibrazioni, ed è questo che le ha rese famose; il fenomeno vintage sarà in giro dagli anni 90, credo, al massimo dagli 80. Già dall'acquisizione fender da parte della CBS e dalle prime modifiche al processo costruttivo delle chitarre per renderne la produzione più economica si era capito che qualcosa non andava, e che gli strumenti della produzione fino al '65 erano migliori, ma non c'era questa corsa alle vintage.
Il mercato vintage è nato quando si è capito che la qualità di un tempo non si sarebbe mai più raggiunta e, nel contempo, molti chitarristi saltavano fuori con chitarre anni '50 e '60, e anche questo fattore ha giocato molto su questo fenomeno.
Oggi chi compra una fender di 40 o 50 anni fa lo considera più che tutto un investimento, credo, io non avrei il coraggio di suonare una chitarra da più di 20mila euro tenendo conto che non è di produzione attuale, e quindi non sostituibile in caso di rottura...e quì nasce la time machine series: riproporre in modo 'economico' rispetto alle vere vintage (ma non economico in senso assoluto [SM=g27828] ) il loro fascino/feeling per chi non vuole spendere tutti quei soldi.
La conclusione è quindi che se l'aspetto estetico e costruttivo è replicabile per materiali (qualità), la stessa cosa non vale per il suono, variato a seconda della vibrazione del legno e della sua stagionatura.
Ah un'ultima cosa: le fender del custom shop non credo siano fatte interamente a mano...la rifinitura magari dei bordi sì, carteggiando, o la verniciatura...ma la forma al corpo e al manico, con scassi e tutto è fatta a macchina. La fender dichiara infatti che sono fatte come ai bei tempi...ma già ai bei tempi si utilizzavano macchinari per la loro costruzione, sebbene diversi da quelli moderni, e solo per alcuni processi; al massimo POTREBBERO essere fatte con i macchinari dei tempi, ma non a mano totalmente [SM=g27828] .
ciao [SM=g27811]
linux1982
00lunedì 17 novembre 2008 22:03
Sicuramente, ma le cose non credi che siano cambiate dal 98 in poi?
Hai confrontato mai una 60 NOS prima del 98 con una Time Machine 60 NOS prodotta dopo il 98? Io si e non una ma più di una.

Risultato:

60 NOS "Post 98": Bella chitarra, fatta bene e legni selezionati.

60 NOS "Pre 98": Fantastica, da lasciare senza fiato, legni e finitura molto presenti e consistenti, costruzione totalmente diversa, insomma una chitarra che MERITA il nome CUSTOM SHOP firmata John Page.

Allora sarà successo qualcosa o no dopo l'era Page?!

A me pare proprio di si perche + chitarre uguali di caratteristiche e di modello ma di produzione differente sono molto diverse tra di loro! E questo non lo dico solo io che sono un pinco pallino... ma molti esperti collezionisti e liutai!!!

Non mentiamo, con Page il custom shop era un'altra cosa!!!
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